Business intelligence: come rivoluzionerà il mondo dell'Agrifood

Cosa sta cambiando e come la BI può dare un vantaggio competitivo alle aziende del settore

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Business intelligence: come rivoluzionerà il mondo dell'Agrifood

Tra soluzioni che ottimizzano le colture e le rendono sostenibili, sistemi che seguono i prodotti dal campo alla tavola e piattaforme dedicate a migliorare la produttività, l’Agrifood tech nostrano è sempre più in salute. Come rilevato dall'Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e dal Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia, l’Agricoltura 4.0 nel Belpaese continua ad avanzare e, nel 2019, ha visto un incremento del +22% rispetto all’anno precedente. Questi dati sono lo specchio di una crescente consapevolezza del settore, che sembra comprendere via via le incredibili opportunità offerte dalla trasformazione digitale. Ma quali sono le tecnologie abilitanti e come supportano – e stravolgeranno - le imprese del comparto?

I plus dell’Agrifood Tech balzati agli occhi con la pandemia

Secondo i dati Smart Agrifood, la digital transformation dell’agricoltura italiana ha riguardato innanzitutto l’acquisto di sistemi di monitoraggio, che hanno assorbito quasi il 40% del mercato. Consistente è stata anche la domanda di gestionali e dispositivi connessi e di soluzioni di controllo dei terreni, mentre più ridotti si sono rivelati gli investimenti diretti a migliorare la mappatura e il supporto alle decisioni. Per quanto riguarda la tracciabilità alimentare, poi, la spesa in QR Code, app mobile, analytics e IOT è stata nettamente superata dall’impennata della Blockchain.

Se i suoi vantaggi in termini di sostenibilità e accesso a nuove opportunità commerciali erano stati prefigurati ben prima, è innegabile che l’ottimizzazione e il tracciamento della filiera siano apparsi ancora più essenziali durante la recente emergenza sanitaria. Con la nuova pandemia, infatti, la richiesta di sicurezza di consumatori e distributori si è fatta ancora più pressante e, per garantirla, è stato chiamato in causa proprio l’Agrifood tech, che ha tracciato i prodotti e, insieme, salvaguardato la salute degli addetti. Basti pensare, a esempio, ai robot per la mungitura e a droni e sensori che, con l’automazione e il monitoraggio da remoto, hanno consentito la business continuity senza dover ricorrere ad attività in presenza. Ma il digitale ha avuto un ruolo determinante anche nella distribuzione, supportando l’e-Commerce e persino i negozi di prossimità che, attrezzandosi con soluzioni innovative, hanno risposto celermente alle mutate esigenze dei clienti.

Le tecnologie per diventare protagonisti del Food and Beverage di domani

Nonostante gli innegabili traguardi raggiunti, l’Agrifood tech richiede ancora un deciso cambio di passo. Se Filippo Renga rimarca la necessità di compiere un definitivo salto di qualità, grazie a soluzioni di filiera che integrino diversi stadi sul piano agricolo e del retail, Andrea Bacchetti sottolinea la criticità di un’offerta che si focalizza sull’agricoltura di precisione, subordinando pianificazione, logistica e altri processi aziendali di supporto.

Insomma, entrambi i Direttori dell’Osservatorio Smart Agrifood puntano il dito verso la mancanza di integrazione e vision strategica, finendo col promuovere l’adoption di sistemi di BI adeguato. Solo unificando tutte le funzioni rilevanti, facendo dialogare i diversi attori della Supply Chain e mettendo al centro i consumatori grazie ad analisi e previsioni del sentiment, infatti, le imprese possono aumentare la competitività e soddisfare un mercato sempre più esigente. Ecco perché Exprivia è partner SAP e perché offre le sue piattaforme leader a tutte le aziende che non si accontentano di attendere il futuro, ma lo anticipano per diventarne protagoniste.

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