Dal produttore al cliente: un viaggio smart e green che rivoluziona la supply chain del Food & Beverage

Nel pieno della 4^ rivoluzione industriale, e in un contesto caratterizzato dalla trasformazione digitale delle aziende, è la cosiddetta Logistica 4.0 ad assumere un'importanza cruciale. L'adozione di innovative tecnologie "Intelligenti", volte a garantire maggiore connessione e interoperabilità tra i flussi di lavoro, si riflette in una catena logistica sempre più "smart". Inoltre, l'attenzione diffusa nei confronti dell'ambiente ha iniziato a influenzare il comportamento delle realtà industriali, avvicinandole al concetto di "green supply chain".

Qual è la sfida che le aziende hanno intrapreso? Innovare le catene logistiche per massimizzarne l'efficienza e, al contempo, rendere verificabili le informazioni nelle varie fasi del percorso. Gli obiettivi delle PMI? Sicurezza, trasparenza e responsabilità: tutti elementi necessari per dar luogo a un ecosistema trasparente, in cui agli attori sia data la possibilità di connettersi tra loro, e scambiarsi dati utili per l'efficientamento della catena logistica. Supportando il processo decisionale nello svolgimento dei diversi processi, gli operatori avranno modo di verificare e prevedere anticipatamente possibili interruzioni e rallentamenti, agendo tempestivamente per ridurre l'impatto sui processi. Ottimizzare avendo un occhio di riguardo per l'ambiente significa poter soddisfare la maggiore richiesta da parte dei consumatori di prodotti "green". E considerando l'attenzione che i media sembrano ormai riservare a tali tematiche, un simile comportamento potrebbe avere un impatto notevole a livello di reputazione, generando valore aggiunto.

Tra i fattori che favoriscono la transizione della supply chain verso il digitale rientrano sensori e dispositivi connessi. Anche le spedizioni, e i mezzi utilizzati per il trasporto di merci e prodotti, possono divenire "smart". In che modo? Utilizzando pallet e container smart, capaci di trasmettere informazioni rilevanti sulle spedizioni. Sono proprio queste ultime ad assicurare la cosiddetta visibilità "end-to-end". Gli obiettivi principali dell'AI nella supply chain? Introdurre automazioni in diversi processi (dalle previsioni sulla domanda di mercato alla pianificazione della produzione) e cercare di emulare le decisioni "umane". Come? Attraverso l'analisi di un'enorme quantità di dati relativi ai processi logistici, andando alla ricerca di eventuali anomalie e ipotizzando possibili eventi, fornendo consigli utili alla risoluzione.

Il principale vantaggio della tecnologia BlockChain è il fatto di avere le caratteristiche ideali per realizzare un ecosistema decentralizzato. E questo è fondamentale non solo per assicurare un livello elevato di automazione, ma anche garantire tracciabilità e sicurezza. Ma oggi il mercato propone strumenti informatici ulteriori per rispondere al desiderio di sostenibilità. Razionalizzando i carichi si minimizzano i tempi richiesti e, al tempo stesso, si riducono costi di trasporto ed emissioni di CO2. Altri strumenti si avvalgono di un tracking satellitare per individuare le tratte migliori, e tracciare in tempo reale la posizione dei mezzi. Questo si traduce in una riduzione delle inefficienze lungo il tragitto. Infine, sono stati ideati specifici software per il monitoraggio delle prestazioni dei veicoli, capaci anche di evidenziare come la semplice adozione di stili di guida diversi, determinando un diverso utilizzo di freni, pneumatici e carburante, sia in grado di influire sui consumi.

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